I Leoni di Bardia

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  1. Dardan73
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    Fin dal dicembre 1940 la 1° Compagnia del III battaglione del 32° Reggimento Carri comandata dal Tenente Elio Castellano era a disposizione delle difesa della roccaforte costiera italiana di Bardia, in Africa Settentrionale - nell'odierna Libia.
    La Compagnia era equipaggiata con 13 inadeguati Carri Medi M 13/40 da 13 tonnellate (https://it.wikipedia.org/wiki/M13/40) fiancheggiati da alcuni pressochè inutili Carri Leggeri CV35 (https://it.wikipedia.org/wiki/M13/40), ed era in attesa dell'offensiva di un esercito Inglese galvanizzato dalla vittoria nella battaglia di Sidi Barrani e supportato da 23 ben più performanti e moderni Carri Medi Mk II Matilda (https://it.wikipedia.org/wiki/Mk_II_Matilda).
    Le forze italiane, sottoposte fin dal 3 gennaio ad un pesante bombardamento navale e supportate da un'artiglieria inadeguata, non avevano alcuna possibilità di resistere, ma la loro tempra venne sottovalutata dal comando inglese che fu ben presto costretto ad impegnare molte più forze in campo di quanto preventivato.
    I carristi italiani, costretti a combattere in carri pesanti la metà di quelli avversari e privi addirittura di radio - dovevano comunicare tra loro con segnali visivi! - portarono avanti la loro strenua resistenza per 3 lunghi giorni, costringendo gli inglesi a lasciare sul campo ben 17 carri Matilda e a distruggere carro per carro gli eroici equipaggi italiani.
    Mentre gli inglesi riuscivano a fare prigionieri 30000 fanti italiani, la sera del 5 dicembre 1941 la 1° Compagnia Carri - i cui carristi da quel giorno sono conosciuti come I LEONI DI BARDIA - non aveva più alcun superstite in vita.

    Di seguito, la struggente e meravigliosa motivazione per la Medaglia d'Oro al Valor Militare insignita al Sergente Carrista Bruno Galas, uno dei Leoni di Bardia:
    Durante un’azione contro forze nemiche penetrate in caposaldo di una nostra piazzaforte, respingeva l’irruzione ma rimaneva col carro in avaria allo scoperto. Sotto il fuoco provvedeva alla riparazione benché ferito e riprendeva il combattimento alimentato da nuove unità nemiche. Colpito una seconda volta e immobilizzato il suo carro, continuava il fuoco col cannone di bordo, fatto bersaglio da tutti i mezzi avversari. Colpito da granata che esplodeva nell’interno del carro incendiandolo, immolava la vita al dovere.
    Bardia (A.S.), 3 gennaio 1941.


    Il 32° Reggimento Carri esiste ancora oggi, inquadrato all'interno della 132° Brigata Corazzata Ariete ed armato con i Main Battle Tank Ariete.

    La 1° Compagnia del reggimento si chiama "LEONI DI BARDIA", ed il Carro del Comandante di Compagnia ostenta con orgoglio il vessillo rosso con il LEONE al centro.

    flag_leoni

    ONORE AI LEONI, I LEONI DI BARDIA!

    Edited by Dardan73 - 3/8/2018, 13:39
     
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1 replies since 15/12/2017, 23:36   915 views
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