Siamo nel 1942 in Russia. Non sappiamo come, ma i soldati italiani - probabilmente secondo le fonti più accreditate gli artiglieri del 62° Gruppo del 120° Reggimento d'Artiglieria - vengono in possesso di almeno un carro russo T 34/76 https://it.wikipedia.org/wiki/T-34_(carro_armato) .
Il fatto che sia in buone condizioni suggerisce che fosse un mezzo abbandonato per un grave guasto meccanico dai russi stessi, ma i nostri il carro lo conoscono bene (gli italiani sono in possesso di almeno un esemplare fin dal 1941, e lo hanno utilizzato come modello per il carro P 26/40 https://en.wikipedia.org/wiki/Carro_Armato_P_40 ) e riescono a metterlo in condizioni di marcia e di combattimento (nella foto sopra si nota in piedi un soldato itailano riconoscibile dall'elmetto mod.33).
Dipingono i lati della torretta, sia anteriormente che posteriormente, ed il tettuccio con una vistosa croce bianca simil-nazista per cercare di evitare di essere fatti bersaglio dagli alleati tedeschi, e fanno ispezionare il carro anche al Generale Italo Gariboldi, Comandate dell'8° Armata del Regio Esercito (la sfortunata ARMIR).
Il Generale Gariboldi è facilmente riconoscibile dai caratteristici baffi, così come il carro, con la stessa.. bandierina italiana?.. che penzola dal cannone.
Nella foto sotto, uno stupendo disegno a colori del carro in questione, dotato della bandiera italiana che si noto in una delle foto sovrastanti
Non sappiamo che risultati abbia avuto in combattimento il carro catturato, ma sembrerebbe essere un candidato ideale come carro premium di tier V nella linea in arrivo di carri italiani, no?